Rane in cucina...

[rob]

Dalle mie parti ogni anno, a settembre, c'и la fiera delle rane dove si possono mangiare sia fritte sia in brodo... I ragazzi organizzano anche una corsa delle rane! Comunque io ho mangito il gatto ma non mi sembra niente di speciale.... La volpe invece l'ho mangiata ma non mi piace perchи sa troppo di selvatico... Il gatto ha un sapore piщ dolce....
Ottimo и il serpente, un carne fine e delicata. L'istrice и buonissimo ed assomiglia al capriolo. La tartaruga normalmente, per tradizione, si mangia in brodo con il pane tostato.... Il cane non l'ho mai mangiato perchи mi dispiace farlo (sono un sentimentale) ma un amico che l'ha fatto mi ha detto che и buono....

[Forlivesa]

Per mangiare le rane gia fatte(ed abbastanza bene...),io vado al ristorante cinese.Li' le preparano fritte(senza la pastella...solo fritte).Non fanno senso,perche di solito non si capisce,che sono zampettine di rane .Per me il sapore ricorda piu quello di pollo,che di pesce ...
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У меня всего два недостатка: плохая память и ещё что-то.. (с)

[kostja_m]

[kostja_m]

"L'ARTE DE METER SU' EL GATO

Voialtri giovani non conossм il signifato dela parola fame ‘desso ndи magnare da mecdonal….ghe xи i tramezzini el fasfud….quando che mi avevo la vostra etа e la fame bateva non ghe gera santi! Bisognava indistriarse….e tuto quelo de commestibile che capitava a tiro….. finiva in tecia. Dimostrassione la riceta che segue, e….. “NON STE’ FARE I MONE”…..el xи solo un esempio. Stиme ben nona Vicenza

“L’arte de meter su el gato”
Noaltri Vicentini semo ciamа “magnagati”, ma la stragrande majoransa, sopratuto voialtri giovani, no ga mai vudo el piasser de sajare sto “felino tanto gustoso. Se sa che d’inverno el zи pi’ grasso ch’in tutte le altre stajon de l’ano, e se dise che questo sia el momento pi propissio par meterlo in tecia. Serta zente la dise ch’el ghe fa stomaco, e serta altra, che no la sa cossa fare tuto el tempo, che zи da barbari magnare ste creature.
In efeti le ze bestie pitosto birbe; tuti i dise che i ciapa i sorzi, gnente vero: sti lazaroni i ronfa di e note e con te giri l’ocio zи zа spario el polastro curа e pronto da meter in tecia. Sensa parlare dei pori oseleti e dee risardole che i brincа in primavera e d’istа, tute pore bestiole che magna bai e che ghe fa ben ala campagna. I sorzi ormai no se preocupa pi’ dei gati nostrani, i pole nare in giro dove che i vole stasendo solo tenti ale machine che core in strada che zи l’unica roba che podaria coparli.
Ma tornemo al nostro “sogeto” che gavemo lassа pojeare on fiatin massa. Se gavм deciso de farlo in tecia, ocore prima de tuto che serchи de vedare qualo ch’el zи quelo pi’ in carne, sperando de intivarghene uno che n’ol gа superа i do ani de etа e che la so parona ve gabia fato un dispeto tempo indrio. Na bona matina tolм su el sc-iopo e vи fora bonora, disendo in casa che ‘ndи a ciapre un bigolo di aria fina. Mejo de tuto saria che avesse fato ‘na nevegada de quee che resta par tera quindase dм. Apena ca lo ociи fи finta de non vedarlo, scondive de drio un canton, carcghи el sc-iopo e fи queo che gavм da fare. Portevelo casa dentro ‘na sporta , par strada saudи tuti par no’ destar sospeti. Na volta casa ndи in tel l’orto tachи el “sogeto” a un palo verzighe la panza tirи fora le buelи tenendo da parte el figа. Tajeghи la testa e deghea al can. Scavи ‘na busa nea neve, metigheo dentro e po’ coversila de novo. Metм in giassara el figа dentro ‘na scuela e po’ laveve ‘e man come Ponsio Pilato e po’ da l’osto a bиvarve un goto. Al sabo confession e la domenega a messa a tore la Comunion ! Lassи el nostro soto ‘a neve par oto giorni, stasendo tenti che el sia ben coverto e el can sia sempre ligа ala cadena. Dodase ora prima di meterlo in tecia, tiralo fora dala busa e dopo che l’и diventа tenero, pelйlo, lavйlo puito, lassаndolo po’ tacа a sgiossаrse. Fйlo a tocheti e metili in te ‘na piana co ‘na siola, ‘na carota, ‘na gamba de seino, on spigo o do de ajo, el tuto tritа,trиghe drento anche do foje de doraro qualche gran de pйvare e quatro-cinque de denйvre, on spisegon de droghe e quanto sale che basta. Neghйlo de vin bianco pitosto seco e metilo soto la moscarola in caneva a marinarse par tuta la note. La matina drio scolи i tochi de carne dal vin, sughйli puito e fйli rosolare in un antian co’n poco de ojo. Co’ i gа ciapа colore cavиli via da l’onto e vodи fora quelo che zи restа, pestи fina na siтla, un pugneto de parsimolo e un spigo de ajo, po’ metм tuto in te l’antian co’ na s-cianta de buro e ojo zтntandoghe dele fojete de salvia e un rameto de rosmarin. Lassи sfritegare e po metм dentro i tтchi. Dopo diese minuti butйghe insima quatro-sinque pomodori pelа o se no un poca de conserva. Missiи col scudiero de legno, zontйghe un bicere de vin bianco e uno de rosso, metighe su el covercio e fи cusinare par un’ora e mesa, bagnando col brodo se se dovesse sugare massa. Ala fine uniche el figа tritа, metм tuto sol paito col so pocieto e portи el piato in tola co’ la polenta calda."

[rob]

E' successo da un mio zio, lui si и messo a raccontare di quando c'era la guerra e mangiava i topi ed i gatti per la fame.... per scherzo io ho risposto che i topi mi facevano schifo ma un gatto l'avrei mangiato volentieri. Dopo qualche tempo siamo ritornati sull'argomento e lui un giorno mi ha chiamato dicendomi di andarea trovarlo per mangiare il gatto. Aveva fatto fuori un gatto de vicino. Mi ha chiesto di prepararlo sapendo che facevo il cuoco. Ho fatto un soffritto di cipolle sedano e rosmarino ho messo il gatto a pezzi in una padella antiaderente per fargli fare l'acqua come si fa con il coniglio. Poi l'ho messo nel tegame , l'ho bagnato con vino bianco e dopo ho aggiunto pochissimo pomodoro perchи avevo paura di coprire il gusto del gatto. Ho aggiunto un po' di acqua per finire la cottura...и rsultato in umido..e ho messo anche un poм di peperoncino... Non era male come sapore, un poco dolce ...ricorda vagamente il maiale ma non mi sembra niente di eccezionale. Se sei appassionato di cose strane ti dico invece che nella mia terra(la maremma toscana) la tartaruga и veramente un piatto tradizionale, anche se sono poche le persone che l'hanno mangiata, и una tradizione ormai scomparsa. La tartaruga terrestre и veramente buona e saporita...merita di essere provata, ha un gusto molto forte e diverso...non saprei dirti a che cosa assomiglia...и forte come il cinghiale ma dolce come il maiale e fine come il coniglio.... da provare....

[kostja_m]

Che storia
veramente sono curioso...

Delle tartarughe purtroppo sono rimaste poche, ma il fatto, che crescono lentamente. Io ne assaggerei volentieri...

Grazie per la storia

[kostja_m]

... vorrei aggiungere, che adesso in Siberia abbiamo dei popoli nomadi di lingua turca, che mangiano volentieri dei ratti di aqua ed anche la carne delle renne cruda, bevono il sangue... ed anche certi kazacchi bevono il sangue dell cavallo vivo, aprendo la vena, in caso della fame, e dopo richiudono la vena(!)

Certamente quei ratti non hanno visto mai la spazzatura delle citta', praticamente sono soltanto dei roditori dell campo non incontaminato.

[Forlivesa]

[kostja_m]

si, la mangero'
http://www.photoline.ru/cgi-bin/cr/photo.pl?ind=1046781868

[kostja_m]

http://www.dcc.unicamp.br/~stolfi/voynich/...AlaVisentina.html

[belka]

Lasciate in pace povere gattine!!!

[Lorenzo46]

[kostja_m]

[kostja_m]

"gato in tecia"

http://www.petnews.it/da7-1a30-9/gatti243.htm

[belka]

vicentini magna gatti .

[Robert]

provate queste due ricette di secondi:

Rana pescatrice con fagioli in porchetta (per 6 persone)

Ingredienti

- Rane pescatrici - 1.5 kg
- Fagioli borlotti - 500 g
- Polpa di pomodoro - 800 g
- Aglio (spicchi) - 2
- Finocchio - 60 g
- Prezzemolo - quanto basta
- Peperoncino - quanto basta
- Vino bianco secco - 1/2 bicchiere
- Sale - quanto basta
- Olio - 12 cucchiai

-Fate un trito di aglio prezzemolo finocchio e peperoncino e fatelo imbiondire nell'olio assieme alla rana pescatrice tagliata a pezzetti.

-Versare il vino e fare rosolare per pochi minuti.aggiungere il pomodoro, salare e lasciare cuocere a fuoco medio per 15 minuti.

-Infine aggiungere i fagioli e ultimare la cottura per altri 10/15 minuti.

Gustoso secondo piatto con sapore particolare. Puo' essere accompagnato anche da un buon vino rosso non troppo invecchiato.



Cotolette di rana (per 4 persone)
Ingredienti:

- Cosce di rana - 600 g
- Uova - 2
- Pan Grattato - quanto basta
- Parmigiano - quanto basta
- Noce moscata - quanto basta
- Burro - quanto basta
- Sale - quanto basta

-Lavate le cosce ed asciugatele; staccate in parte l'osso di ognuna, spostatelo da un lato lasciandolo per& attaccato alla carne.

-Battete leggermente ogni coscia cercando di non frantumare l'osso. In un piatto sbattete le uova con del sale e della noce moscata. Passate le cosce prima nell'uovo e poi in una miscela di parmigiano grattugiato e pan grattato.

-Scaldate del burro in una padella e fatevi friggere le rane pochi minuti per parte. Servite bollenti.

Per questo piatto e'necessario acquistare delle cosce di rana piuttosto grosse.
Da provare con il " Pinot Nero dell' Oltrepo’ Pavese " oppure con un " Riesling ". Va bene anche un " Tocai del Collio ".


buon appetito

[Kirilka]

[Robert]

[kostja_m]

Robert, grazie per la ricetta.
Ma le rane sono stagionali, o magari in inverno si trovano pure?
Non penso di trovare al Simeto un paio di chili di rane

[Kirilka]